NORME SUL FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA’
DENOMINAZIONE – OGGETTO – SEDE – DURATA
Art. 1 – E’ costituita la società a responsabilità limitata denominata: Xtour around the world S.R.L.
Art. 2 – La società ha per oggetto le seguenti attività:
- L’esercizio dell’attività di produzione, organizzazione e commercializzazione di pacchetti turistici, viaggi e
soggiorni, compreso l’attività di assistenza e consulenza ai turisti ed in genere ogni altra attività prevista per gli
agenti di viaggio e/o i tour operator;
- L’organizzazione di escursioni individuali e collettive, giri in città con ogni mezzo di trasporto; accoglienza ai
clienti nei porti, aeroporti, stazioni di partenza ed arrivo dei mezzi di trasporto;
- La prestazione di servizi turistici nell’ambito di mostre, manifestazioni turistiche e congressi;
- La creazione, distribuzione e vendita di prodotti incentivanti connessi al settore del turismo;
- L’acquisto, la costruzione, la permuta, il ripristino, la vendita, l’affitto, la locazione, la sub- locazione, la gestione
e la trasformazione d’immobili civili, industriali, commerciali, sale cinematografiche, teatrali, sale convegni, sale
da gioco ed attività di pubblico intrattenimento in genere, nonché di aree attrezzate, centri commerciali, centri
sportivi, capannoni ed altre strutture similari; la consulenza ed assistenza tecnico professionale in generale alle
aziende, relativamente al settore turistico, congressuale e nel campo dell’incentivazione alle vendite;
- La fornitura alle aziende di servizi quali: biglietteria in generale con particolare riferimento alla biglietteria
aerea nazionale, internazionale ed intercontinentale; prenotazione di hotels in Italia ed all’estero; noleggio auto
in Italia ed all’estero; assistenza aeroportuale, escursioni, traduttori; organizzazione di congressi, meetings e
fiere in Italia ed all’estero; creazione, distribuzione e vendita di prodotti incentivanti connessi al settore del
turismo; viaggi e vacanze costruiti in proprio o di operatori terzi. La società potrà, inoltre, espandere la propria
attività attraverso la creazione di filiali su tutto il territorio nazionale ed anche all’estero ed anche a mezzo di
rete di franchising di imprese affiliate e/o di propri rappresentanti e promotori.
- La società potrà curare direttamente o indirettamente la raccolta di messaggi pubblicitari di natura turistica ma
anche di natura commerciale in generale e trasmettere, a titolo gratuito ma anche oneroso, detti messaggi
attraverso l’installazione, a cura di società specializzate, di schermi televisivi nelle agenzie di viaggio ma anche in
altri esercizi commerciali.
- La società potrà inoltre fidelizzare la propria clientela mediante l’assegnazione su apposita e nominativa carta
magnetica di punti (denominati Xtour travel points) il cui controvalore sarà convertibile in viaggi o in quota
parte di essi.
In relazione agli scopi predetti, ed al solo fine del raggiungimento dell’oggetto sociale, la società inoltre, a
carattere non prevalente e comunque non nei confronti del pubblico, potrà:
- Compiere operazioni commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari ed immobiliari ritenute dall’organo
amministrativo necessarie od utili al conseguimento dell’oggetto sociale;
- Assumere, sia direttamente che indirettamente, interessenze e partecipazioni, anche azionarie, in altre società,
enti, consorzi o imprese aventi oggetto analogo, affine, complementare o connesso al proprio, nel rispetto del
disposto dell’art. 2361 cod. Civ. e con esclusione del collocamento delle stesse, nonché assumere la veste di
associante o di associata, consorziarsi con altri enti e società e partecipare a raggruppamenti temporanei di
imprese;
- Stipulare contratti di leasing e locazione finanziaria e di noleggio dal lato passivo; - acquisire finanziamenti e
provviste finanziarie in genere da privati, società, banche ed altre strutture che esercitano il credito, contrarre
mutui passivi (ipotecari e non), prestare avalli, fideiussioni, cauzioni ed altre garanzie reali e/o personali, anche
a favore di terzi, se nell’interesse della società, e potrà compiere, in sintesi e senza alcuna restrizione, tutte le
operazioni atte a favorire il conseguimento dell’oggetto sociale. Restano, in ogni caso, escluse dall’oggetto sociale
tutte le attività protette, per le quali la legge richiede requisiti ed autorizzazioni particolari oppure iscrizioni in
albi speciali.
La società potrà inoltre compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, mobiliari e immobiliari ritenute
necessarie o utili per il conseguimento dell’oggetto sociale, prestare fideiussioni e garanzie reali o personali,
anche a favore di terzi, e assumere partecipazioni e interessenze in altre società o imprese, purché tali operazioni
non siano svolte nei confronti del pubblico né in via prevalente, nel rispetto delle inderogabili norme di legge.
Art. 3 – La società ha sede legale nel Comune di Seriate
Art. 4 – La durata della società è fissata fino al 31 dicembre 2050 salvo proroghe o anticipato scioglimento
CAPITALE SOCIALE
Art. 5 – Il capitale sociale è di euro 105.000 diviso in quote ai sensi di legge.
Art. 6 – La delibera di aumento del capitale sociale può consentire il conferimento di qualsiasi elemento
suscettibile di valutazione economica, compresa la prestazione di opera o di servizi a favore della società,
determinando le modalità del conferimento; in mancanza di diversa indicazione il conferimento deve essere
eseguito in denaro.
La polizza o la fideiussione previste dalla legge a garanzia degli obblighi di prestazione d’opera o di servizi
possono essere sostituite dal socio con il versamento a titolo di cauzione del corrispondente importo in denaro
presso la società.
Art. 7 – In caso di riduzione del capitale per perdite può essere omesso il deposito preventivo presso la sede
sociale della relazione dell’organo amministrativo sulla situazione patrimoniale della società e delle osservazioni
dell’eventuale organo di controllo.
FINANZIAMENTI DEI SOCI
Art. 8 – I soci, su richiesta dell’organo amministrativo, possono eseguire finanziamenti senza obbligo di rimborso
oppure con obbligo di rimborso, onerosi o gratuiti, nel rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti dalla legge in
materia di raccolta del risparmio. I finanziamenti possono essere eseguiti anche in misura non proporzionale alla
partecipazione del socio. I finanziamenti eseguiti dai soci si intendono infruttiferi, se non viene diversamente
indicato dall’organo amministrativo nella richiesta.
PARTECIPAZIONI SOCIALI
Art. 9 – I diritti sociali spettano ai soci in misura proporzionale alla partecipazione da ciascuno di essi posseduta.
Art. 10 – In caso di trasferimento delle partecipazioni sociali o di parte di esse per atto tra vivi, a titolo oneroso o
gratuito, è riservato a favore degli altri soci il diritto di prelazione.
A tal fine il socio che intende trasferire la propria partecipazione deve darne comunicazione a tutti gli altri soci
mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, indicando il nominativo dell’acquirente, il
corrispettivo e tutte le altre condizioni dell’alienazione. La comunicazione vale come proposta contrattuale nei
confronti dei soci, che possono determinare la conclusione del contratto comunicando al proponente la loro
accettazione entro sessanta giorni dalla ricezione della proposta.
In caso di esercizio del diritto di prelazione da parte di più soci, questi si dividono la quota offerta in vendita in
modo che tra essi rimanga inalterato il rapporto di partecipazione al capitale sociale.
In caso di trasferimento a titolo gratuito o per un corrispettivo diverso dal denaro, oppure quando il prezzo
richiesto è ritenuto eccessivo da almeno uno dei soci che ha esercitato il diritto di prelazione, il prezzo della
cessione viene determinato da un esperto nominato dal tribunale su istanza della parte più diligente, con le
modalità previste dalle presenti norme sul funzionamento della società per la determinazione del valore della
partecipazione del socio recedente.
La rinuncia al diritto di prelazione, espressa o presunta nel caso di mancata risposta nel termine di sessanta
giorni dalla ricezione della comunicazione, consente al socio di cedere liberamente la sua quota esclusivamente
al soggetto e alle condizioni indicate nella comunicazione. Il trasferimento deve comunque avvenire entro i
trenta giorni successivi alla rinunzia al diritto di prelazione.
Il diritto di prelazione non si applica quando il socio trasferisce in tutto o in parte la propria partecipazione a
favore del coniuge o di un parente in linea retta.
RECESSO DEL SOCIO
Art. 11 – Il socio può recedere dalla società nei casi previsti dalla legge.
La volontà di recedere deve essere comunicata all’organo amministrativo mediante lettera raccomandata con
avviso di ricevimento, entro trenta giorni dall’iscrizione nel registro delle imprese della decisione che legittima il
recesso, oppure, in mancanza di una decisione, dal momento in cui il socio viene a conoscenza del fatto che lo
legittima. L’esercizio del diritto di recesso deve essere comunicato al registro delle imprese a cura dell’organo
amministrativo. Le partecipazioni per le quali è esercitato il diritto di recesso non possono essere cedute. Il
recesso non può essere esercitato, e se già esercitato è privo di efficacia, quando la società revoca la decisione
che lo legittima.
Art. 12 – Il socio che recede dalla società ha diritto di ottenere il rimborso della propria partecipazione in
proporzione al patrimonio sociale, determinato tenendo conto della situazione patrimoniale della società, della
sua redditività, del valore dei beni materiali e immateriali da essa posseduti, della sua posizione nel mercato e di
ogni altra circostanza e condizione che viene normalmente tenuta in considerazione ai fini della determinazione
del valore di mercato delle partecipazioni societarie; in caso di disaccordo la determinazione avviene sulla base
di una relazione giurata redatta da un esperto nominato dal tribunale ai sensi di legge, su istanza della parte più
diligente. Il rimborso deve essere eseguito, con le modalità previste dalla legge, entro centottanta giorni dalla
comunicazione della volontà di recedere.
DECISIONI DEI SOCI
Art. 13 – I soci decidono sulle materie riservate alla loro competenza dalla legge o dalle presenti norme sul
funzionamento della società, e sugli argomenti sottoposti alla loro approvazione da uno o più amministratori o
da tanti soci che rappresentano almeno un terzo del capitale sociale.
Le decisioni dei soci prese in conformità alla legge e all’atto costitutivo vincolano tutti i soci, ancorché assenti o
dissenzienti.
Art. 14 – Sono riservate alla competenza dei soci:
1) l’approvazione del bilancio e la distribuzione degli utili;
2) la nomina e la revoca degli amministratori, fatti salvi i diritti riguardanti l’amministrazione della società
eventualmente attribuiti a singoli soci;
3) l’eventuale nomina dei sindaci e del presidente del collegio sindacale o del revisore;
4) le modificazioni dell’atto costitutivo;
5) la decisione di compiere operazioni che comportano una sostanziale modificazione dell’oggetto sociale o una
rilevante modificazione dei diritti dei soci;
6) la nomina e la revoca dei liquidatori e i criteri di svolgimento della liquidazione;
7) le altre decisioni che la legge riserva in modo inderogabile alla competenza dei soci.
Art. 15 – Le decisioni dei soci sono assunte con il voto favorevole dei soci che rappresentano più della metà del
capitale sociale e possono essere adottate con deliberazione assembleare, mediante consultazione scritta o sulla
base del consenso espresso per iscritto dai soci.
Ogni socio che non sia moroso nell’esecuzione dei conferimenti ha diritto di partecipare alle decisioni, e il suo
voto vale in misura proporzionale alla sua partecipazione.
Devono essere sempre adottate mediante deliberazione assembleare le decisioni dei soci che riguardano le
modificazioni dell’atto costitutivo oppure il compimento di operazioni che comportano una sostanziale
modificazione dell’oggetto sociale determinato nell’atto costitutivo o una rilevante modificazione dei diritti dei
soci, e comunque quando lo richiedono uno o più amministratori o i soci che rappresentano almeno un terzo del
capitale sociale, oppure sia espressamente previsto dalla legge.
Art. 16 – Il procedimento per la consultazione scritta o l’acquisizione del consenso espresso per iscritto è
regolato come segue.
Uno dei soci o uno degli amministratori comunica a tutti i soci e a tutti gli amministratori non soci il testo della
decisione da adottare, fissando un termine non inferiore a otto giorni entro il quale ciascun socio deve far
pervenire presso la sede sociale l’eventuale consenso alla stessa. In caso di mancata risposta nel termine fissato,
il consenso si intende negato. Dai documenti devono risultare con chiarezza l’argomento oggetto della decisione
e il consenso alla stessa.
Le comunicazioni possono avvenire con qualsiasi mezzo che consenta di verificarne la provenienza e di avere
riscontro della ricezione (anche mediante dichiarazione di ricevuta inviata con lo stesso mezzo), compresi il
telefax e la posta elettronica, e devono essere conservate dalla società.
Le decisioni dei soci adottate con queste modalità devono risultare da apposito verbale redatto a cura
dell’organo amministrativo e inserito nel libro delle decisioni dei soci.
Art. 17 – L’assemblea dei soci è regolata dalle seguenti norme:
a) l’assemblea può essere convocata anche fuori dalla sede sociale, purché in territorio italiano;
b) l’assemblea è convocata dall’organo amministrativo con avviso contenente il giorno, il luogo, l’ora
dell’adunanza e l’elenco degli argomenti da trattare, spedito a ciascuno dei soci almeno otto giorni prima di
quello fissato per l’assemblea; l’avviso deve essere inviato mediante lettera raccomandata con avviso di
ricevimento spedita al domicilio risultante dal registro delle imprese, oppure con qualsiasi altro mezzo che
consenta il riscontro della ricezione (anche mediante dichiarazione di ricevuta inviata con lo stesso mezzo),
compresi il telefax e la posta elettronica, al recapito precedentemente comunicato dal socio e annotato nel libro
delle decisioni dei soci; in caso di impossibilità o inattività dell’organo amministrativo l’assemblea può essere
convocata dall’eventuale organo di controllo oppure da uno qualsiasi dei soci; nell’avviso di convocazione può
essere prevista una data ulteriore di seconda convocazione, per il caso in cui nell’adunanza prevista in prima
convocazione l’assemblea non risulti legalmente costituita, ma comunque anche in seconda convocazione si
applicano le maggioranze previste per la prima convocazione;
c) in ogni caso l’assemblea si intende regolarmente costituita quando è presente l’intero capitale sociale, sono
presenti, oppure risulta che sono stati informati della riunione, tutti gli amministratori e i componenti
dell’eventuale organo di controllo, e nessuno si oppone alla trattazione dell’argomento;
d) i soci possono farsi rappresentare in assemblea da altra persona mediante delega scritta che dovrà essere
conservata dalla società;
e) il presidente dell’assemblea verifica la regolarità della costituzione, accerta l’identità e la legittimazione dei
presenti, regola il suo svolgimento, accerta e proclama i risultati delle votazioni; degli esiti di tali accertamenti
deve essere dato conto nel verbale;
f) l’assemblea è presieduta dall’amministratore unico o dal presidente del consiglio di amministrazione, e in
mancanza dalla persona designata dagli intervenuti che rappresentano la maggioranza del capitale sociale
presente in assemblea;
g) l’assemblea nomina un segretario, anche non socio, che ne redige il verbale, sottoscritto dallo stesso e dal
presidente; nei casi previsti dalla legge e quando il presidente lo ritiene opportuno il verbale viene redatto da un
notaio da lui scelto;
h) L’assemblea dei soci può svolgersi anche in più luoghi, collegati in audio-conferenza o videoconferenza, e ciò
alle seguenti condizioni, delle quali deve essere dato atto nel verbale:
– che siano presenti nello stesso luogo il presidente e il segretario della riunione, che provvedono alla
formazione e sottoscrizione del verbale;
– che sia consentito al presidente dell’assemblea di accertare l’identità e la legittimazione degli intervenuti,
regolare lo svolgimento dell’adunanza, constatare e proclamare i risultati della votazione;
– che sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di
verbalizzazione;
– che sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione simultanea sugli argomenti
all’ordine del giorno, nonché di visionare, ricevere o trasmettere documenti;
– che siano indicati nell’avviso di convocazione (salvo che si tratti di assemblea totalitaria) i luoghi collegati in
audio-conferenza o videoconferenza a cura della società, nei quali gli intervenuti possono recarsi per partecipare
all’assemblea, dovendosi ritenere svolta la riunione nel luogo in cui sono presenti il presidente ed il segretario.
AMMINISTRAZIONE
Art. 18 – La società è amministrata, alternativamente:
a) da un amministratore unico;
b) da due o più amministratori, che costituiscono il consiglio di amministrazione.
Il tipo di amministrazione e il numero degli amministratori sono stabiliti dai soci contestualmente alla nomina
degli amministratori.
I soci, contestualmente alla nomina del consiglio di amministrazione o con decisione successiva, possono affidare
agli amministratori poteri di amministrazione da esercitare in via disgiunta o congiunta, ferma restando la
competenza del consiglio di amministrazione per la redazione del progetto di bilancio e nelle altre ipotesi
previste dalla legge in modo inderogabile.
Gli amministratori possono essere anche non soci e sono rieleggibili.
L’organo amministrativo resta in carica fino a revoca o dimissioni oppure per la durata stabilita dai soci in sede
di nomina. Gli amministratori sono revocabili in qualunque tempo con decisione dei soci, salvo il diritto al
risarcimento degli eventuali danni se la revoca dell’amministratore nominato a tempo determinato avviene
senza giusta causa.
La cessazione degli amministratori per scadenza del termine o dimissioni ha effetto dal momento in cui l’organo
amministrativo è stato ricostituito. In ogni caso gli amministratori rimasti in carica, quelli cessati e l’eventuale
organo di controllo devono sottoporre alla decisione dei soci la ricostituzione dell’organo amministrativo nel più
breve tempo possibile, e comunque entro trenta giorni.
Quando la società è amministrata da un consiglio di amministrazione, se per qualsiasi causa viene meno la metà
degli amministratori decade l’intero consiglio, ma quando l’amministrazione è stata affidata a più amministratori
in via congiunta o disgiunta, se per qualsiasi causa viene a cessare anche uno solo di essi, decadono anche gli
altri.
Gli amministratori non possono assumere la qualità di soci illimitatamente responsabili in società concorrenti,
né esercitare un’attività concorrente per conto proprio o di terzi, né essere amministratori o direttori generali in
società concorrenti, a meno che siano autorizzati con decisione dei soci. Per l’inosservanza di tale divieto
l’amministratore può essere revocato dall’ufficio e risponde dei danni.
Art. 19 – L’organo amministrativo è investito dei più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione e
ha quindi la facoltà di compiere tutti gli atti che ritiene opportuni per l’attuazione e il raggiungimento degli scopi
sociali, esclusi soltanto quelli che la legge riserva in modo inderogabile alla decisione dei soci.
L’organo amministrativo può nominare procuratori per determinati atti o categorie di atti e nominare direttori
anche generali.
Art. 20 – Gli amministratori hanno la rappresentanza generale della società di fronte ai terzi e in giudizio, con le
seguenti modalità.
Quando la società è amministrata da un consiglio di amministrazione la rappresentanza della società per
l’esecuzione delle decisioni del consiglio spetta a tutti gli amministratori in via disgiunta tra di loro, ma se sono
stati affidati poteri di amministrazione a più amministratori in via disgiunta o congiunta anche la
rappresentanza, in relazione all’esercizio di tali poteri, si intende a loro attribuita con le stesse modalità.
La rappresentanza sociale spetta inoltre agli amministratori delegati, ai direttori, agli institori e ai procuratori
nei limiti dei poteri determinati dall’organo amministrativo nell’atto di nomina.
Art. 21 – Il consiglio di amministrazione è regolato dalle seguenti norme:
a) il consiglio, qualora non vi abbiano provveduto i soci in sede di nomina, elegge tra i suoi componenti il
presidente ed eventualmente un vice presidente, che esercita le funzioni del primo in caso di sua assenza o
impedimento, e può nominare uno o più amministratori delegati determinandone i poteri nei limiti previsti dalla
legge;
b) il consiglio si riunisce nella sede sociale o altrove, purché in territorio italiano, quando il presidente lo ritiene
necessario o quando ne è fatta richiesta in forma scritta da almeno un amministratore;
c) il consiglio è convocato dal presidente mediante comunicazione scritta contenente la data, il luogo e l’ora della
riunione e l’ordine del giorno, inviata a tutti gli amministratori e ai componenti dell’eventuale organo di
controllo, almeno cinque giorni prima di quello fissato per la riunione, e in caso di particolare urgenza almeno
ventiquattro ore prima; la comunicazione può essere inviata anche a mezzo telefax o posta elettronica, al
recapito fornito in precedenza dall’interessato e annotato nel libro delle decisioni degli amministratori; in caso di
impossibilità o inattività del presidente il consiglio può essere convocato da uno qualsiasi degli amministratori;
d) in mancanza di formale convocazione il consiglio delibera validamente quando sono presenti tutti gli
amministratori e i componenti dell’eventuale organo di controllo;
e) le decisioni del consiglio di amministrazione sono prese con il voto favorevole della maggioranza degli
amministratori in carica;
f) il consiglio di amministrazione nomina un segretario, anche estraneo al consiglio, che redige il verbale delle
deliberazioni e lo sottoscrive insieme al presidente;
g) il consiglio di amministrazione deve sempre riunirsi per l’approvazione del progetto di bilancio e nelle altre
ipotesi previste dalla legge;
h) le decisioni del consiglio di amministrazione possono essere adottate anche mediante consultazione scritta o
sulla base del consenso espresso per iscritto da ciascuno degli amministratori; in tal caso uno degli
amministratori comunica a tutti gli altri il testo della decisione proposta, fissando un termine non inferiore a otto
giorni entro il quale ciascuno deve far pervenire presso la sede sociale l’eventuale consenso alla stessa; in caso di
mancata risposta nel termine fissato, il consenso si intende negato; dai documenti devono risultare con chiarezza
l’argomento oggetto della decisione e il consenso alla stessa; le comunicazioni possono avvenire con qualsiasi
mezzo che consenta di verificarne la provenienza e di avere riscontro della ricezione (anche mediante
dichiarazione di ricevuta inviata con lo stesso mezzo), compresi il telefax e la posta elettronica, e devono essere
conservate dalla società;
i) le adunanze del Consiglio di amministrazione possono avvenire anche mediante audio-conferenza o
videoconferenza, a condizione che: il presidente abbia la possibilità di accertare l’identità degli intervenuti,
regolare lo svolgimento dell’adunanza, constatare e proclamare i risultati della votazione; il soggetto
verbalizzante abbia la possibilità di percepire adeguatamente gli eventi oggetto di verbalizzazione; tutti gli
intervenuti abbiano la possibilità di partecipare alla discussione e alla votazione, intervenendo in tempo reale
nella discussione degli argomenti trattati, nonché di visionare, ricevere o trasmettere documenti; nell’avviso di
convocazione (salvo che si tratti di adunanza totalitaria) siano indicati i luoghi dotati di apparecchiature idonee
al collegamento in audio-conferenza o videoconferenza, messi a disposizione dalla società ai membri del
consiglio di amministrazione; la riunione si considera svolta nel luogo in cui sono presenti il presidente e il
soggetto verbalizzante.
Art. 22 – Agli amministratori spetta il rimborso delle spese sostenute per ragione del loro ufficio, inoltre i soci
possono assegnare loro un compenso annuale, in misura fissa o proporzionale agli utili di esercizio, e riconoscere
un’indennità di fine mandato, da accantonare in una apposita voce dello stato patrimoniale. L’eventuale
compenso degli amministratori delegati è stabilito dal consiglio di amministrazione contestualmente alla
nomina.
ORGANO DI CONTROLLO E REVISIONE LEGALE DEI CONTI
Art. 23 – Quando la legge prevede l’obbligo della presenza di un organo di controllo, esso esercita anche la
revisione legale dei conti, ed è regolato e funzionante a norma di legge.
BILANCIO E UTILI
Art. 24 – Gli esercizi sociali si chiudono il trentuno dicembre di ogni anno. L’organo amministrativo provvede alla
formazione del bilancio e lo presenta ai soci per l’approvazione entro centoventi giorni dalla chiusura
dell’esercizio sociale. Il bilancio può essere presentato ai soci per l’approvazione entro centottanta giorni dalla
chiusura dell’esercizio sociale qualora, a giudizio dell’organo amministrativo, lo richiedano particolari esigenze
relative alla struttura e all’oggetto della società.
Art. 25 – Dagli utili netti dell’esercizio deve essere dedotta una somma corrispondente almeno alla ventesima
parte di essi destinata a riserva legale, fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale. La
rimanente parte degli utili di esercizio è distribuita ai soci, salva una diversa decisione degli stessi.
TITOLI DI DEBITO
Art. 26 – La società può emettere titoli di debito, in conformità a quanto previsto dalla legge, in seguito a
decisione dei soci assunta con il voto favorevole dei soci che rappresentano più della metà del capitale sociale.
CLAUSOLA COMPROMISSORIA
Art. 27 – Tutte le controversie sorte tra i soci oppure tra i soci e la società, gli amministratori, i liquidatori o i
sindaci, aventi per oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale, sono risolte da un arbitro unico
nominato dal Presidente del Consiglio Notarile del Distretto nel cui ambito ha sede la società, entro trenta giorni
dalla richiesta avanzata in forma scritta dalla parte più diligente. La sede dell’arbitrato è stabilita, nell’ambito
della Provincia in cui ha sede la società, dall’arbitro nominato. L’arbitro procede in via irrituale, con dispensa da
ogni formalità di procedura, e decide secondo diritto entro novanta giorni dalla nomina, senza obbligo di
deposito del lodo, pronunciandosi anche sulle spese dell’arbitrato. La presente clausola compromissoria non si
applica alle controversie nelle quali la legge prevede l’intervento obbligatorio del Pubblico Ministero.
RINVIO ALLA LEGGE
Art. 28 – Per quanto non espressamente previsto si applicano le norme di legge.
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